Cerca nel blog

domenica 31 maggio 2015

Le bufale del signoraggismo (1/6) - il debito pubblico

Ho affrontato la teoria del complotto del signoraggio in una serie di video pubblicati sul mio canale Youtube. Voglio qui riassumere le principali tesi di tale teoria e le relative confutazioni. In sintesi, i signoraggisti sostengono che: 
  1. Il debito pubblico è causato dall'emissione di moneta operata dalla Banca Centrale (BC), la quale crea denaro a costi esigui ma lo presta al suo valore nominale. 
  2. E' impossibile pagare gli interessi su tale debito, a meno di aumentare ancora di più il debito pubblico. 
  3. Le Banche Centrali sono soggetti privati ed ottengono un lauto guadagno dall'emissione di moneta (reddito da signoraggio)
  4. Le Banche Centrali commettono il reato di falso in bilancio, poiché iscrivono al passivo la quantità di moneta da loro emessa. 
  5. Le banche commerciali, praticando la riserva frazionaria, creano moneta dal nulla.
La conclusione di suddette tesi è che l'emissione di moneta da parte della BC sia la causa dei problemi di finanza pubblica, generando una spirale senza fine di indebitamento pubblico. La (presunta) soluzione a questo (presunto) problema consiste quindi nell'abolire le Banche Centrali e nel consentire ai Governi di creare e spendere direttamente tutto il denaro di cui hanno bisogno. Inoltre i signoraggisti propongono di nazionalizzare le banche commerciali. Ma le cose stanno proprio così? 

mercoledì 27 maggio 2015

La riserva frazionaria

In un precedente post abbiamo visto che le banche fanno da intermediari tra chi risparmia e chi prende denaro a prestito [1]. In quell'articolo ci si riferiva al periodo storico di free banking, rispetto al quale la situazione odierna è diversa per alcuni aspetti. Tuttavia il ruolo delle banche è rimasto lo stesso, benché sottoposto ad una notevole regolamentazione statale.
La riserva frazionaria è il meccanismo principale attraverso cui le banche erogano il credito raccolto dai risparmiatori. Benché si tratti di un processo ben noto e descritto a livello accademico, viene spesso frainteso [2]. Ciò mi ha spinto a scrivere questo articolo, che presto ci tornerà molto utile.