Durante gli anni '70 si ebbe un aumento del tasso d'inflazione in quasi tutti i paesi. In accordo con la nostra precedente analisi, la causa di ciò fu monetaria. Durante gli anni '60 la Federal Reserve (cioè la Banca Centrale americana) aumentò la base monetaria ad un ritmo sostenuto per aiutare il Governo a finanziare sia la Guerra del Vietnam, sia le nuove politiche di welfare proposte dal Presidente Johnson. Questo - tra l'altro - contribuì alla fine degli accordi di Bretton Woods [1] nell'agosto del 1971, lasciando mano libera per la creazione di moneta ad un ritmo ancora maggiore. L'inevitabile conseguenza di tali azioni fu un maggiore tasso d'inflazione (come si può notare dai seguenti grafici). Inoltre, per evitare che la propria valuta si apprezzasse (o si apprezzasse troppo) rispetto al dollaro americano, molti paesi adottarono una politica monetaria ugualmente espansiva - e perciò inflazionistica.
"il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune"
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mercoledì 29 luglio 2015
Inflazione e crisi petrolifere - il mito
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venerdì 24 luglio 2015
venerdì 17 luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
Moneta e inflazione (1/3) - l'equazione degli scambi
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