Supponete che una persona vi minacci per prendere il vostro denaro. Per definizione, si tratta di un furto: "l'atto [...] d'impossessarsi di cosa [...] altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri". Non importa il modo in cui il ladro vuole impiegare il vostro denaro: che lo usi per comprare qualcosa, lo bruci o lo regali, si tratta comunque di un furto. Non importa nemmeno il numero dei ladri: che sia 1, 10 o 1'000, si tratta sempre di un furto. Queste sono constatazioni condivise praticamente da tutti [1,2]. Ma consideriamo adesso la definizione di Stato - "organizzazione che si arroga il monopolio della coercizione (cioè della violenza) su un determinato territorio" - e chiediamoci se sia effettivamente diverso dal ladro di cui sopra. A dispetto di ciò che pensa la maggioranza delle persone, non c'è alcuna differenza, e oggi spiegheremo perché.