La classe politica, alla perpetua ricerca di espedienti con cui (legalmente [1]) comprare voti, ha escogitato un nuovo modo con cui fregare i cittadini: il reddito minimo garantito [2]. In pratica, si propone di usare denaro pubblico per integrare il reddito di ogni individuo, affinché raggiunga un minimo stabilito per legge. Ne esistono varianti più o meno complesse, ma la sostanza rimane pressoché la stessa: per "dare dignità" a una persona, bisogna consentirle di vivere a spese degli altri. La dignità di quest'ultimi, che magari ambiscono a godere dei frutti del proprio lavoro, è evidentemente figlia di un dio minore. Ma non sottilizziamo troppo!
"il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune"
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giovedì 23 marzo 2017
lunedì 6 marzo 2017
Miti statalisti: #5 le risorse stanno finendo?
I teorici malthusiani ritengono che, prima o poi, le risorse naturali diverranno insufficienti a mantenere la popolazione umana. Nel 1798, infatti, Thomas Malthus teorizzò che il numero di persone crescesse in maniera geometrica (cioè esponenziale) mentre la produzione agricola in maniera aritmetica (cioè lineare). La conseguenza prevista era catastrofica: il tasso di crescita dell'umanità avrebbe superato quello delle risorse necessarie al suo sostentamento, causando scarsità e guerre. La (presunta) soluzione a questo (presunto) problema consisterebbe quindi nel controllo delle nascite: stabilire per legge un numero massimo di figli per ciascuna coppia. Negli anni '80, per esempio, il regime comunista cinese ha adottato la politica del figlio unico; la sua implementazione ha richiesto, ovviamente, un massiccio ricorso agli aborti forzati.
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