In una precedente serie di articoli, abbiamo riassunto la storia della moneta: dalle origini (moneta-merce) all'attuale sistema monetario (corso forzoso). Ma, di preciso, come funziona quest'ultimo? Vogliamo qui fornire qualche dettaglio "tecnico" in proposito [1].
MONETA LEGALE
- acquisto di titoli finanziari (pubblici o privati) detenuti da banche commerciali [4];
- concessione di prestiti alle banche commerciali [5,6].
Quindi, se la BC vuole aumentare la quantità di moneta di 10 milioni, crea 10 milioni e li usa per acquistare titoli da (o per concedere prestiti a) le banche ordinarie [7]. Ogni banca commerciale ha un proprio conto presso la BC, perciò quest'ultima può accreditarle elettronicamente il denaro pattuito. Ogni banca può inoltre chiedere di convertire la base monetaria da elettronica a cartacea (banconote) o metallica (monete metalliche) e viceversa. Quindi la moneta creata dalla BC va a finire nei conti delle banche presso la BC stessa (costituendo, appunto, le riserve bancarie) meno la parte che viene convertita in banconote e monete metalliche.
Quando una banca ha delle riserve presso la BC, può usarle come base per concedere prestiti (per esempio) a cittadini e imprese. Affinché la banca A presti denaro a Tizio, bisogna che il secondo abbia un conto corrente (c/c) presso la prima. La banca può dunque accreditare (elettronicamente) la cifra richiesta da Tizio sul suo c/c. Il credito disponibile sul c/c viene definito moneta bancaria o scritturale. In pratica, le banca A si limita a scrivere su un computer che Tizio può spendere (tramite assegni, bonifici, etc) o ritirare una certa somma di denaro.
Quando Tizio effettua un bonifico verso Caio, il c/c di Tizio viene addebitato e quello di Caio accreditato. Se il c/c di Caio si trova presso la banca B, allora il conto della banca A presso la BC viene addebitato della stessa cifra, che viene poi accreditata sul conto della banca B presso la BC. Se invece Tizio vuole prelevare denaro, la banca A deve cedergli banconote (cioè base monetaria cartacea) e addebitare il suo c/c.
Moneta bancaria e base monetaria sono profondamente diverse tra loro, e non a caso viaggiano su circuiti diversi: la prima sui c/c di cittadini e imprese, la seconda sui conti delle banche presso la BC. La base monetaria è un mezzo di pagamento inconvertibile, che lo Stato obbliga ad accettare in pagamento. La moneta bancaria è invece un mezzo di pagamento convertibile, che peraltro nessuno è obbligato ad accettare. Infatti, come spiegato nel paragrafo precedente, la moneta bancaria è convertibile in base monetaria: ogni volta che il cliente di una banca fa un prelievo, o che accredita il c/c del cliente di un'altra banca, la sua banca deve cedere una pari cifra di base monetaria. Perciò le banconote e le riserve di una banca presso la BC diminuiscono ogni volta che si presenta una delle due dette situazioni. Sintetizzando, le riserve di una banca servono a "sostenere" la moneta bancaria che emette. Senza riserve di base monetaria, la banca non potrebbe convertire la moneta scritturale emessa, perciò fallirebbe immediatamente [8].
Quando una banca riceve un deposito di denaro, le sue riserve di base monetaria aumentano e quindi può concedere altri prestiti. Comunque, per legge, deve tenere delle riserve obbligatorie presso la BC. Per concedere 98 € di prestiti, per esempio, bisogna che tenga almeno 2 € a riserva. O, detto altrimenti, su 100 € di nuovi depositi ne può prestare (al massimo) 98. Questo ci porta al meccanismo della riserva frazionaria, che abbiamo descritto già in due occasioni e che non stiamo a ripetere ulteriormente.
Anche lo Stato ha un conto (Conto disponibilità del Tesoro) presso la BC, poiché quest'ultima ne svolge la funzione di tesoreria. In pratica, significa che la BC gestisce le entrate e le uscite dello Stato. Quando i cittadini pagano le tasse tramite le rispettive banche, le loro riserve presso la BC vengono addebitate in favore del conto del Tesoro. Anche l'acquisto di titoli di debito pubblico ha l'effetto di trasferire riserve dai conti delle banche a quello del Tesoro. Viceversa, quando lo Stato effettua delle spese, il suo conto viene addebitato in favore dei conti delle banche dei beneficiari (le quali, poi, accreditano i c/c di quest'ultimi).
Perciò la spesa pubblica è finanziata dalle tasse e dall'indebitamento pubblico: se non ci fossero riserve sul conto del Tesoro, lo Stato non potrebbe effettuare alcuna spesa [9].
Weierstrass
[1] Il contenuto di questo articolo si basa su varie letture. Un buon testo di riferimento è il libro Modern money mechanics, pubblicato dalla Federal Reserve Bank di Chicago. Altri due testi recenti (2014) sono Money in the modern economy: an introduction e Money creation in the modern economy di M. Mcleay, A. Radia e R. Thomas. Benché spesso citati a sproposito, anche a causa di un linguaggio "ambiguo" per i non addetti ai lavori, questi testi confermano quanto scritto nel presente articolo.
[2] Mentre le banconote vengono stampate direttamente dalla BC, le monete metalliche vengono coniate dalla Zecca dello Stato e poi "vendute" alla BC. Successivamente la BC si occupa di metterle in circolazione.
[3] In origine, la BC teneva delle riserve d'oro per far fronte ad aventuali richieste di conversione. Oggi, invece, nessuno può più chiedere di convertire la base monetaria in oro.
[4] Notiamo che, tra i titoli privati acquistabili dalla BC, ci sono anche le obbligazioni bancarie: una banca commerciale può emettere un titolo di debito e venderlo alla BC.
[5] Esistono varie modalità di concessione dei prestiti. In generale, la banca commerciale deve offrire alla BC una garanzia sul prestito ricevuto, detta collaterale. Il collaterale è un titolo finanziario, pubblico o privato.
[6] Le due tipologie di emissione, sostanzialmente, coincidono. In entrambi i casi, la Banca Centrale cede denaro in cambio della promessa di un futuro pagamento (con interessi).
[7] In alcuni paesi (tipicamente del Terzo Mondo) la BC può prestare denaro anche al Governo, o acquistare direttamente all'emissione i suoi titoli di debito. Nei paesi sviluppati, invece, ciò è proibito per legge. Il motivo - già spiegato in precedenti articoli - è che altrimenti i Governi userebbero la creazione di moneta per finanziare i loro deficit di bilancio, causando inflazione elevata.
[8] Ogni banca chiede la conversione della moneta bancaria altrui su base giornaliera; tale processo si chiama compensazione bancaria.
[9] Questo è vero - per definizione! - anche per i paesi in cui la BC presta denaro direttamente al Governo per finanziare i suoi deficit di bilancio.
[10] Senza moneta bancaria, qualunque pagamento tra cittadini dovrebbe essere fatto tramite contanti (banconote e monete). La scomodità è evidente per cifre molto elevate, o per transazioni a distanza. Non esiste alternativa pratica al ruolo svolto dalla moneta scritturale.
[11] Poiché le riserve presso la BC possono essere convertite rapidamente e facilmente in banconote e monete metalliche, si possono considerare equivalenti alla moneta legale.
MONETA SCRITTURALE
Quando una banca ha delle riserve presso la BC, può usarle come base per concedere prestiti (per esempio) a cittadini e imprese. Affinché la banca A presti denaro a Tizio, bisogna che il secondo abbia un conto corrente (c/c) presso la prima. La banca può dunque accreditare (elettronicamente) la cifra richiesta da Tizio sul suo c/c. Il credito disponibile sul c/c viene definito moneta bancaria o scritturale. In pratica, le banca A si limita a scrivere su un computer che Tizio può spendere (tramite assegni, bonifici, etc) o ritirare una certa somma di denaro.
Quando Tizio effettua un bonifico verso Caio, il c/c di Tizio viene addebitato e quello di Caio accreditato. Se il c/c di Caio si trova presso la banca B, allora il conto della banca A presso la BC viene addebitato della stessa cifra, che viene poi accreditata sul conto della banca B presso la BC. Se invece Tizio vuole prelevare denaro, la banca A deve cedergli banconote (cioè base monetaria cartacea) e addebitare il suo c/c.
Schema rappresentativo dell'acquisto di titoli da parte della BC e (di alcuni) dei suoi effetti. Cliccare per ingrandire. |
BASE MONETARIA vs MONETA SCRITTURALE
Moneta bancaria e base monetaria sono profondamente diverse tra loro, e non a caso viaggiano su circuiti diversi: la prima sui c/c di cittadini e imprese, la seconda sui conti delle banche presso la BC. La base monetaria è un mezzo di pagamento inconvertibile, che lo Stato obbliga ad accettare in pagamento. La moneta bancaria è invece un mezzo di pagamento convertibile, che peraltro nessuno è obbligato ad accettare. Infatti, come spiegato nel paragrafo precedente, la moneta bancaria è convertibile in base monetaria: ogni volta che il cliente di una banca fa un prelievo, o che accredita il c/c del cliente di un'altra banca, la sua banca deve cedere una pari cifra di base monetaria. Perciò le banconote e le riserve di una banca presso la BC diminuiscono ogni volta che si presenta una delle due dette situazioni. Sintetizzando, le riserve di una banca servono a "sostenere" la moneta bancaria che emette. Senza riserve di base monetaria, la banca non potrebbe convertire la moneta scritturale emessa, perciò fallirebbe immediatamente [8].
RISERVA FRAZIONARIA
Quando una banca riceve un deposito di denaro, le sue riserve di base monetaria aumentano e quindi può concedere altri prestiti. Comunque, per legge, deve tenere delle riserve obbligatorie presso la BC. Per concedere 98 € di prestiti, per esempio, bisogna che tenga almeno 2 € a riserva. O, detto altrimenti, su 100 € di nuovi depositi ne può prestare (al massimo) 98. Questo ci porta al meccanismo della riserva frazionaria, che abbiamo descritto già in due occasioni e che non stiamo a ripetere ulteriormente.
TASSE e SPESA PUBBLICA
Anche lo Stato ha un conto (Conto disponibilità del Tesoro) presso la BC, poiché quest'ultima ne svolge la funzione di tesoreria. In pratica, significa che la BC gestisce le entrate e le uscite dello Stato. Quando i cittadini pagano le tasse tramite le rispettive banche, le loro riserve presso la BC vengono addebitate in favore del conto del Tesoro. Anche l'acquisto di titoli di debito pubblico ha l'effetto di trasferire riserve dai conti delle banche a quello del Tesoro. Viceversa, quando lo Stato effettua delle spese, il suo conto viene addebitato in favore dei conti delle banche dei beneficiari (le quali, poi, accreditano i c/c di quest'ultimi).
Perciò la spesa pubblica è finanziata dalle tasse e dall'indebitamento pubblico: se non ci fossero riserve sul conto del Tesoro, lo Stato non potrebbe effettuare alcuna spesa [9].
CONCLUSIONI
L'attuale sistema monetario poggia sulla base monetaria, cioè sulla moneta emessa in regime monopolistico dalla BC. Tale moneta circola in forma elettronica sui conti delle banche commerciali e del Tesoro presso la BC, oppure in forma cartacea/metallica nelle tasche dei cittadini. La moneta bancaria è uno strumento di pagamento basato sulla base monetaria; il suo scopo è, sostanzialmente, quello di rendere più comodo l'utilizzo di quest'ultima [10].
Aggiornamento (13/06/2017): come giustamente notato da un lettore, nella versione originale dell'articolo si usavano "base monetaria" e "moneta legale" come espressioni equivalenti. Ma, sebbene la moneta legale sia base monetaria, non è necessariamente vero il contrario - a meno di usare una definizione "allargata" di moneta legale [11]. L'articolo è stato perciò aggiornato in modo da risultare più corretto da un punto di vista formale.
Aggiornamento (13/06/2017): come giustamente notato da un lettore, nella versione originale dell'articolo si usavano "base monetaria" e "moneta legale" come espressioni equivalenti. Ma, sebbene la moneta legale sia base monetaria, non è necessariamente vero il contrario - a meno di usare una definizione "allargata" di moneta legale [11]. L'articolo è stato perciò aggiornato in modo da risultare più corretto da un punto di vista formale.
Weierstrass
[1] Il contenuto di questo articolo si basa su varie letture. Un buon testo di riferimento è il libro Modern money mechanics, pubblicato dalla Federal Reserve Bank di Chicago. Altri due testi recenti (2014) sono Money in the modern economy: an introduction e Money creation in the modern economy di M. Mcleay, A. Radia e R. Thomas. Benché spesso citati a sproposito, anche a causa di un linguaggio "ambiguo" per i non addetti ai lavori, questi testi confermano quanto scritto nel presente articolo.
[2] Mentre le banconote vengono stampate direttamente dalla BC, le monete metalliche vengono coniate dalla Zecca dello Stato e poi "vendute" alla BC. Successivamente la BC si occupa di metterle in circolazione.
[3] In origine, la BC teneva delle riserve d'oro per far fronte ad aventuali richieste di conversione. Oggi, invece, nessuno può più chiedere di convertire la base monetaria in oro.
[4] Notiamo che, tra i titoli privati acquistabili dalla BC, ci sono anche le obbligazioni bancarie: una banca commerciale può emettere un titolo di debito e venderlo alla BC.
[5] Esistono varie modalità di concessione dei prestiti. In generale, la banca commerciale deve offrire alla BC una garanzia sul prestito ricevuto, detta collaterale. Il collaterale è un titolo finanziario, pubblico o privato.
[6] Le due tipologie di emissione, sostanzialmente, coincidono. In entrambi i casi, la Banca Centrale cede denaro in cambio della promessa di un futuro pagamento (con interessi).
[7] In alcuni paesi (tipicamente del Terzo Mondo) la BC può prestare denaro anche al Governo, o acquistare direttamente all'emissione i suoi titoli di debito. Nei paesi sviluppati, invece, ciò è proibito per legge. Il motivo - già spiegato in precedenti articoli - è che altrimenti i Governi userebbero la creazione di moneta per finanziare i loro deficit di bilancio, causando inflazione elevata.
[8] Ogni banca chiede la conversione della moneta bancaria altrui su base giornaliera; tale processo si chiama compensazione bancaria.
[9] Questo è vero - per definizione! - anche per i paesi in cui la BC presta denaro direttamente al Governo per finanziare i suoi deficit di bilancio.
[10] Senza moneta bancaria, qualunque pagamento tra cittadini dovrebbe essere fatto tramite contanti (banconote e monete). La scomodità è evidente per cifre molto elevate, o per transazioni a distanza. Non esiste alternativa pratica al ruolo svolto dalla moneta scritturale.
[11] Poiché le riserve presso la BC possono essere convertite rapidamente e facilmente in banconote e monete metalliche, si possono considerare equivalenti alla moneta legale.
C'È qualche imprecisione nell'articolo. La moneta di corso legale o forzoso non è la stessa cosa che la base monetaria :"...a cui il governo ha affidato il monopolio della moneta legale detta base monetaria". Di fatto quest'ultima può non essere mobilizzata e pertanto rimanere nelle riserve delle banche centrali. La moneta che ha "corso" è quella che circola e pertanto appartiene ad aggregati monetari (q1 q2...) di ordine superiore alla semplice base monetaria che come riportato correttamente può essere generata elettronicamente direttamente sui conti presso la BC. Di fatto le banche commerciali possono trasferire ugualmente in modo elettronico le loro passività/attività. Il punto è che attraverso il processo di creazione di nuovi depositi e prestiti con la riserva frazionaria l' ammontare della moneta "fiduciaria" è esponenzialmente maggiore rispetto alla base monetaria ma il fatto che quest'ultima possa essere creata esclusivamente dalla BC non la fa moneta di corso forzoso dato che l' obbligo che hanno gli attori di mercato è quello di accettare anche una moneta che in effettivo non esiste anche se è presente (non fisicamente) nei bilanci delle banche commerciali sotto forma di moneta fiduciaria
RispondiEliminaSalve
EliminaLa base monetaria consiste di contanti e riserve presso la BC. La moneta legale, d'altro canto, è "la moneta dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro, riconosciuta come tale dall’ordinamento giuridico" e "l’unica forma di moneta legale è la moneta contante emessa da una banca centrale" ( https://www.bancaditalia.it/servizi-cittadino/cultura-finanziaria/informazioni-base/moneta-legale-scritturale/index.html ). Se si adotta la definizione "stretta" del link sopra citato, dunque, abbiamo che la moneta legale è base monetaria, ma la base monetaria non è necessariamente moneta legale. Considerando però che le riserve presso la BC possono essere convertite in contanti, si può usare anche una definizione "allargata" e considerare (informalmente) anche le prime come moneta legale. Infatti nel documento allegato a quel link si legge che "La Banca d’Italia precisa anzitutto che sulla base della normativa internazionale e nazionale, l’unica forma di moneta legale - ossia dotata del potere di estinguere le obbligazioni in denaro - è la moneta emessa dalla Banca Centrale Europea (BCE)". Cioè non viene fatta distinzione tra contanti e riserve presso la BC. Accetto dunque volentieri la sua osservazione, che è formalmente corretta, quindi aggiungerò una nota in proposito.
Comunque, come sopra riportato, la legge obbliga ad accettare in pagamento solo la moneta legale (cioè i contanti). In generale, non esiste tale obbligo per la moneta bancaria (tipo gli assegni). In alcuni casi e paesi il legislatore ha introdotto degli obblighi, ma questo è un altro discorso.
Per inciso non discutevo sul fatto che la moneta di corso legale fosse quella emessa dalle banche centrali semplicemente sottolineare che la base monetaria non necessariamente è un mezzo di pagamento poiché notoriamente le banche commerciali utilizzano a tal proposito le riserve detto volgarmente accantonate da ogni deposito (sia esso dovuto all' accredito degli stipendi sia dovuto ad un prestito). La base monetaria creata dalle BC in ultima istanza ha la funzione di fornire alle banche commerciali dosi addizionali di riserve per far fronte alle situazioni in cui un leveraging spinto lasci le banche commerciali a corto di riserve. Detto in poche parole la BC è un prestamista di ultima istanza. A parte il dettaglio comprendo la sua affermazione sulla definizione "allargata" posto che effettivamente le riserve messe a disposizione delle banche centrali in casi eccezionali debbono poter coprire le normali operazioni di prelievo e pertanto essere messe in circolazione sotto forma di moneta legale il punto è che però spesso ciò induce all' errore di confondere base monetaria e aggregato M1. Aggiungo che gli stessi bond statali sono da considerarsi moneta legale data la convertibilità in contante (almeno teorica poiché non è garantita se il paese emittente vada in default ed è proprio questa la truffa del monopolio statale della moneta)
RispondiElimina